Francesco Bombardi è nato a Meldola in provincia di Forlì-Cesena, dove ha fissato oltre alla sua residenza il suo studio, che si trova in Via alla Rocca, 18 (Cell. 32828417069).
Diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, svolge attività di scultore, grafico, ricercatore in ambito storico, architettonico e urbanistico, divenendo titolare della cattedra di Discipline Architettoniche all’Istituto Statale d’Arte di Forlì ed esponendo le sue opere in numerose mostre personali e collettive in tutta Italia.
La scultura di Bombardi, scrive Domenico Montalto, è complessa, ingegneristica “perché pur esprimendo la profondità dell’anima e delle pulsioni, la sua opera presuppone una sorvegliata regìa, un aspetto vigile, ancorato al fare e ai materiali, testimoniando un affascinante convivere di prerazionale e razionale (…). Risulta palese, nella produzione di Bombardi, l’aspirazione e la legittima ambizione a un’arte verginale, che respinge le teorie, i dogmi ideologici, i concettualismi oggi dominanti optando per la libera conduzione di modalità espressive dirette, quasi rivendicando il piacere edonistico e privato del gesto creativo risolto in un neoespressionismo materico”.
Della profondità e delle sfaccettature dell’opera dell’artista parla anche Marisa Zattini: “Francesco Bombardi con le sue opere ci offre una sintesi della sua personalità – una personalità densa, nutrita da accumulazioni di percezioni e metamorfosi strutturali – stabilendo un dialogo costante e ininterrotto fra il suo Sé, le opere che realizza e la realtà circostante. (…). La sua è una scultura che nasce dalla modulazione di un pensiero applicato ad oltranza in ogni disciplina: dal segno al disegno, dal recupero archeologico alla ricostruzione filologica fino all’architettura, pienamente, senza discontinuità”.
Fra i più importanti riconoscimenti che gli sono stati attribuiti si ricorda, nel 1967, il Premio di Scultura alla XIII Mostra Interregionale d’Arte di Cesena – che vince nuovamente nell’edizione del 1974 – mentre nel 1969 gli viene riconosciuto il secondo premio al Concorso Nazionale di Pittura e Scultura di Modena. Nel 1970 partecipa al Premio Marino Mazzacurati di Alba Adriatica (Teramo), alla Rassegna nazionale di scultura tenutasi a Modena dal 2 al 10 maggio e Primi incontri di giovani artisti dal 30 marzo al 14 aprile a Cesena. Nel 1972/73 partecipa ad iniziative pubbliche di scultura in territorio nazionale e nel 1974 organizza una personale di scultura e grafica presso la Galleria Michelacci di Meldola partecipando, con opere grafiche, anche alla XII biennale romagnola d’arte contemporanea. Biennale che lo vede presente anche alla XIV edizione (1977) con due opere scultoree. Nel 1976 vince il concorso per la realizzazione di una scultura-gioco, eretta nella scuola materna di Torre del Moro (Cesena), mentre nel 1978 riceve il primo premio di pittura “Luciano Rossi” dal Centro Culturale d’Arte “La Rocca” di Meldola, e nel 1979 nuovamente riceve il primo premio, consistente nell’assegnazione di una Medaglia d’Oro per la scultura alla XV Biennale Romagnola.
Nel 1982 ripercorredo la fantastica avventura del burattino Pinocchio lo rappresenta in trenta momenti di vita da favola, raccolti in dieci tavole ed esposte nella Chiesa del SS.mo Crocifisso di Meldola.Negli anni successsivi progetta e pubblica un recupero abitativo da lui realizzato in ambito meldolese, dal titolo MELDOLA UN PEEP NEL CENTRO STORICO – L’EX MONTE DI PIETA’.
Nel 1985 scrive un breve saggio sul teatro ottocentesco di Meldola dal titolo Il teatro di Giuseppe Missirini, pubblicato in IL TEATRO DI MELDOLA: STORIA E RESTAURO edito dall’Amministrazione comunale di Meldola a cura dell’artista.
Nel 1986 realizza la medaglia commemorativa della visita di S.S. Giovanni Paolo II a Forlì ed esegue una scultura in bronzo, La ricamatrice, donata al Papa dall’A.C.A.I. di Forlì e tuttora esposta ai Musei Vaticani di Arte Contemporanea. L’anno seguente è invitato, come unico scultore, alla IX Edizione di “Vecchiazzano incontra l’arte”.
Nello stesso anno partecipa alla rifondazione dell’ Accademia meldolese degli Imperfetti – voluta nel 1544 da Rodolfo Pio da Carpi – e ricostruisce idealmente gran parte dell’architettura dalla civiltà etrusca, ottenuta attraverso l’esecuzione di cento disegni pubblicati in due eleganti tomi dal titotolo GLI ETRUSCHI – mille anni di civiltà. dall’Editore Bonechi di Firenze.
Gabriele Morolli – Professore di Storia della Critica e della Letteratura Architettonica – presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, curatore dei volumi nella prefazione scrive che …Francesco Bombardi […], come ognuno potrà giudicare osservando le sue composizioni, artista di grande sensibilità, ha permesso la nascita di quest’opera che, relativamente al genere grafico teorico appunto della “restituzione”, intende essere uno specifico invito nei confronti di quanti amano e praticano la storia dell’architettura a ritrovare una troppo a lungo dimenticata confidenza col disegno che, come bene sapeva invece la teorica cinquecentesca sulle tre arti sorelle, è, ancor prima che estrinseco artificio o artigianesca abilità, appunto “disegno mentale”, “disegno interno”, frutto di una ricerca, di un affinamento intellettuale, sintesi delle capacità razionali e fantastiche del pensiero pensato. Restituzioni artistico-architettoniche che successivamente vengono recuperate dall’Archeologo Sabatino Moscati per divenire parte integrante dell’Italia delle Regioni, un programma televisivo in prima serata su Rai1.
Collabora ad iniziative di matrice culturale, partecipando e dando vita a programmi di lavoro a valenza collettiva con finalità sociali: nel 1988 gli viene pubblicata una ricerca, in Romagna arte e storia, denominata La “porta marmora” dell’antico Duomo di Forlì, opera dello scultore lapicida veneziano Marino di Marco Cedrini; dal 1989 al 1993 è presente in un gruppo di lavoro che progetta la programmazione delle “Classi di Patrimonio”, iniziativa dell’Assessorato agli Scambi Internazionali del Comune di Forlì e curata dagli Istituti Culturali.
Nel 1992, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Meldola, crea il primo Quaderno d’Archivio dal titolo “…per un Palio in tela di Damasco Cremisi”, e in veste di Assessore alla Cultura del Comune di Meldola, dal 1993 al 1995, Bombardi s’impegna per dare vita ad un nuovo rapporto fra cultura e città: recupera e riattiva la manifestazione del Palio, crea un Centro Culturale Polivalente, incentiva il recupero di una Fonte Pubblica, risalente al 1880, sorta su un sito cinquecentesco. In questo periodo organizza e cura, anche a nome dell’Istituto Statale d’arte di cui risulta insegnante, le Celebrazioni Teodoriciane che videro coinvolti oltre all’Istituto, Galeata, Meldola, Forlì e Ravenna, ottenendo meritevoli consensi da parte della Soprintendenza Archeologica di Ravenna. A seguire, pubblica alcuni studi riguardanti la Storia della sua Città, realizzando anche un volumetto di estrema importanza inerente le sorti dell’ antico Acquedotto di Traiano , atavico manufatto ancora rilevabile nel sottosuolo di Meldola, presentato al pubblico nel 1996, mentre nel 1997 in concomitanza ad alcune classi della scuola elementare E.De Amicis di Meldola da vita ad un documento dal titolo MELDOLA – I secoli del bigatto; una bella esperianza che ha visto pubblico e privato collaborare per un fine comune.
In anni più recenti Bombardi si dedica principalmente all’attività scultorea e architettonica. Nel 2002 realizza la medaglia commemorativa del 30 Anniversario della fondazione (coofondatore egli stesso risultando al tempo musicista) della Meldola JB, medaglia realizzata in bronzo e argento dalle Officine Picchiani & Barlacchi di Firenze, e nello stesso anno, su commissione, esegue un’opera scultore in bronzo, rappresentante un angelo custode, collocata in luogo pubblico.
La sua attività artistica è incessante, e nel 2003 incentiva il suo lavoro anche attraverso l’inaugurazione del suo nuovo studio in Meldola. L’anno seguente, 2004, accoglie l’invito da parte del Preside Servadei Morgani Vittorio di partecipare ad una iniziativa voluta dall’ Istituto Liceale d’ Arte di Forlì denominata Transgenesi – tre scultori a Forlì. L’ iniziativa viene realizzata nelle sale di Palazzo Albertini, ed il catalogo viene curato dallo stesso artista.
Nel 2005, attraverso l’Istituto d’Arte, dalla Prefettura di Forlì-Cesena gli viene commissionata la medaglia di rappresentanza, opera che viene prescelta per far parte del catalogo edito dalla Fiera di Vicenza in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Andrea Palladio.
Importanti e significative personali vengono realizzate negli anni successivi. Ricordiamo quella del 2006 Lune Ferite, allestita all’ interno della Chiesa del SS.mo Crocefisso, in occasione dell’ assegnazione del Premio d’ Arte “Nella Versari” da parte dell’ Accademia degli Imperfetti di Meldola, e quella del 2007/2008, Stanze attraversate, che identificò come prima sede espositiva l’Oratorio di San Sebastiano di Forlì, itinerante, poi, a Milano presso le sale della prestigiosa Biblioteca Umanistica dell’ Incoronata, visitata da Vittorio Sgarbi, e a Dozza, nelle sale della Rocca Sforzesca. In questo ultimo appuntamento Eugenio Piccomini – Storico d’arte e Presidente della Fondazione “Dozza città d’arte” – giudicò estremamente vigorosa la grafica di Bombardi, che lo portava prevalentemente alla produzione di una scultura statuaria, che denunciava una sua frequentazione col mondo dell’architettura e anche con ciò che l’architettura, intesa come scenografia, poteva creare di misterioro […] e quindi sottolineava che un assommarsi di scultura, disegno e scenografia teatrale, addirittura, faceva si che la bravura, l’ingegnosità e la sensibilità di questo artista emergesse anche in modo piuttosto impressionante. Quando si passa vicino a statue come queste si ha l’idea di una presenza incombente, anche un po inquetante, ecco direi che Bombardi è uno scultore che ha una personalità che è connotata da questa presenza che inqueta che non lascia tranquillo chi guarda le sue opere, e questo è un merito.
Mentre Marilena Pasquali – Storica dell’arte e critica d’arte – nella sua introduzione della mostra di Dozza, affermò che le creature di Bombardi, nate dal fuoco, riempiono lo spazio, scaldano il loro stesso grembo e danno un senso al paradosso della materia.
Nel 2008 nell’ambito delle celebrazioni per il 150° Anniversario della morte di Felice Orsini, patriota, concittadino dell’artista, partecipa con l’opera scultorea Il Decollato alla mostra La Città e il suo doppio – Spiritualità rapita tenutasi presso le sale settecentesche di Palazzo Briccolani a Meldola. Iniziativa ideata dallo stesso artista con l’ obiettivo di fondare una Pinacoteca nella città, che registrò, fra l’ altro, la presenza del Prof. Andrea Emiliani, il quale nella giornata dell’ inaugurazione, nella veste di curatore, evidenziò che con l’animosità, anche generosa, di uomini come Bombardi,[…], cioè di artisti che sono al mondo proprio per questo, si potrebbero risollevare le sorti di un pensiero verso un tipo di creatività che forse sta slittando lentamente, o meno lentamente di quello che pensiamo, verso lo spettacolo.
Il Carro, opera di grandi dimensioni “potente ed ermetica” (Marisa Zattini, nel Catalogo della mostra) è invece il lavoro realizzato da Francesco Bombardi per la mostra Il Diavolo & l’AcquaSanta -Tarocchi fantastici inaugurata il 15 novembre 2008 nell’ambito delle celebrazioni per il Millenario della Basilica Cattedrale di Sarsina e aperta al pubblico fino al 31 maggio 2009 presso le sale del Museo Archeologico sarsinate. Elogiato da Anotonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, con questa frase: Mi piace, fra tutti, il Carro di Francesco Bombardi, scultura imponente irta e minacciosa, smagliante di metalli assemblati; oggetto alieno che sta fra la biga etrusca e il robot di Guerre Stellari.
L’ immagine di quest’opera, attraverso l’ elegante catalogo, è giunta sulla scrivania del grande filosofo, critico e pittore Gillo Dorfles, patriarca dell’estetica e memoria storica della cultura artistica del XX secolo, il quale non solo l’apprezzò, con parole lusinghiere elevando il valore dell’opera e del suo autore, ma, in relazione ad una visita-incontro effettuata da Francesco Bombardi presso la sua residenza milanese, il professore si rese disponibile alla stesura di un testo critico sulla sua produzione artistica.
Nel 2009 esegue, la medaglia commemorativa relativa ai quattrocento anni trascorsi dalla costruzione del Doppio Loggiato Aldobrandini realizzato su progetto di Giovan Battista Aleotti di Argenta, esistente nella sua città, e la medaglia che ricorda i cinquecento anni della morte di Caterina Sforza Signora di Forlì. Entrambe le medaglie sono state pubblicate in Cronaca numismatica n. 221 e 226.
Nel mese di ottobre dello stesso anno viene chiamato dal Comune di Civitella di Romagna – Fiera dei santi, ad allestire, con le sue opere, la corte interna e gli spalti del castello cittadino, maniero dell’ XI secolo appartenuto ai Malatesta, e nel dicembre, organizza e partecipa ad una importante mostra, dallo stesso curata per conto dell’ Amministrazione meldolese, con la presenza di altri 4 scultori e 6 pittori, dal titolo La città e il suo doppio – autosegregazioni lineari – spazi per una Pinacoteca nella Città di Meldola, tenutasi nelle sale settecentesche di Palazzo Briccolani.
Sempre, nello stesso periodo, su commenda del Comune di Meldola ha eseguito un bozzetto grafico riferito al ritratto di Antonio Montanari (1811-1898) per realizzare un francobollo commemorativo, e una scultura 90×90 espressamente richiesta da Il Vicolo di Cesena per celebrare, attraverso una mostra di nove artisti e altrettanti poeti, i novant’anni di Tonino Guerra, celebre scenografo romagnolo.
Nel 2010 ha portato a termine un progetto, con mostre itineranti dal titolo MIGRAZIONI – viaggio e dialoghi condivisi attraverso le opere di Francesco Bombardi. Questa iniziativa, a valenza territoriale, è il frutto di una collaborazione con il Centro Universitario e il Museo Interreligioso di Bertinoro, in concerto con i Comuni di Bertinoro, Meldola, Portico – San Benedetto, e Santa Sofia. Le opere sono state collocate nella Rocca Vescovile di Bertinoro (Il tempo del pensiero, 18 maggio – 25 luglio), nella Rocca di Teodorano in Comune di Meldola (Viaggio apparente, 22 maggio-25luglio) , all’ interno della Torre Portinari e giardino di Dante e Beatrice a Portico-San Benedetto (Il soffio del silenzio, 7 agosto-24 ottobre) ed infine a Santa Sofia, hanno trovato spazio, nel Parco Fluviale e all’esterno di Palazzo Giorgi (4 settembre-24ottobre).
Su invito, ha partecipato con un grande angelo al progetto ANGHELOS curato sempre da Il Vicolo, scultura collocata in esposizione dal 2 ottobre al 28 novembre, all’ interno della chiesa di San Zenone a Cesena.
Chiamato da Schiavetti Arte ha esposto, in collettiva, quattro sculture in Palazzo Morattini Monsignani a Pievequinta di Forlì dal 6 al 28 novembre; iniziativa dal titolo “Mater mundi”.
Sempre su invito, questa volta da parte del critico d’arte Nicola Micieli, ha aderito al Premio Internazionale Lìmen Arte 2010. La manifestazione coordinata dal Direttore Artistico Giorgio di Genova è stata inaugurata l’11 dicembre all’ interno degli spazi del Palazzo Enrico Gagliardi di Vibo Valentia,rimanendo aperta sino al 23 gennaio 2011.
Su commenda del Circolo Filatelico Numismatico dei Forlì esegue nuovamente una medaglia per commemorare il 150 dell’ Unità d’ Italia, opera presentata al pubblico nel gennaio 2011.
Per nome e per conto del Comune di Meldola progetta e cura una mostra legata alla città e alla sua storia dal triplice titolo, L’universo pittorico nell’arte applicata – Meldola…città d’acqua – Meldola…il futuro. Iniziativa inaugurata il 18 dicembre 2010, e terminata il 9 gennaio 2011.
Sempre per il Comune di Meldola realizza e cura una mostra collettiva di artisti romagnoli dal titolo Oniriche trasparenze – l’arte dell’invisibile, inaugurata il 22 gennaio 2011 nella quale anch’egli risulta presente con una sua opera.
Il 19 febbraio, è invitato, come unico scultore ad una collettiva di quattro artisti romagnoli, allestita negli spazi della sede espositiva denominata Fabbrica nella città di Gambettola, e il 20 marzo è presente con dieci opere nel suggestivo parco delle sculture di Cà Ghironda in Comune di Zola Predosa di Bologna; mostra bolognese curata da Giorgio Celli.
Su sollecitazione di una committenza privata, esegue Pegaso-le ali della libertà. Un grande cavallo alato che si libra nello spazio della città di Forlì (Via Gramsci angolo Via Baldoni).
Il 17 settembre dello stesso anno inaugura una personale di elevato contenuto artistico, allestita all’interno del suggestivo Chiostro del Convento di S.Francesco a Bagnacavallo (RA) con il patrocinio del Museo Civico della città . L’ evento poneva in evidenza dieci importanti opere dell’artista sotto il titolo di “Silenti presenze” . Giuseppe Masetti – Direttore del Museo Civico delle Capuccine – analizzando e presententando l’opera di Bombardi nell’apposito catalogo non manca di sottolineare che le opere collocate all’interno del Chiostro, che identifica per eccesso d’immagine ad un limbo dantesco, contenenti tracce millenarie, sono in grado di dialogare con epoche diverse, in virtù della loro luminosa discrezione.
Il mese successivo, per volontà di Antonella Ranaldi – Soprintendente per I Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna – realizza ONIRICHE MIGRAZIONI – aeree installazioni migrate dal mondo delle favole a quelle del museo, collocando alcune opere all’interno dello splendido primo Chiostro di S:Vitale, fra cui un’immagine di Pinocchio in volo su una colomba sospeso e appeso ad un cavo di acciao all’interno dello spazio areale. Antonella Ranaldi nella sua presentazione precisa che oltre al Pinoccchio volante dal titolo Volare volando […] troviamo posate nel giardino claustrale l’Etereo viaggio e Pensieri contratti. Così le percezioni emozionali che suscitano in noi le Oniriche Migrazioni di Bombardi allestite nel primo Chiostro, possono ampliare il pensiero per un dialogo multiplo, capace di assorbire e confondere la storia di questi suggestivi spazi architettonici con la freschezza e la profondità dell’arte contemporanea. L’evento venne inaugurato il 29 ott 2011 e disallestito dopo oltre un’anno.
Nel 2012 lavora con assidiutà ad una grande opera-monumento. Un gruppo scultoreo (H.mt. 6,00) rappresentante lo stato Sociale, Archeologico e Storico della sua città, dal titolo Terrae Meldulae – Jus et natura, dopo mesi di lavoro è stato collocato in uno spazio all’ingresso della città di Meldola caratterizzando l’intero spazio ed elevando I contenuto storico-sociali della città stessa. E’ stato inaugurato il 12 maggio del 2013 attraverso una manifestazione pubblica che ne ha decretato l’importanza territoriale.
Nel 2014, viene contattato da ROMAGNA ACQUE – Società delle Fonti, ente di gestione della Diga di Ridracoli, per collocare una scultura a tema nel parco sculture che si snoda nell’area fluviale del Bidente fra S.Sofia e Capaccio, in occasione della dedicazione del parco a Giorgio Zanniboni, primo Presidente di Romagna Acque. L’artista propone una scultura, inerente alla richiesta dal titolo Etereo viaggio-Verità fluttuante, L’evento inaugurale si è consumato il 22 marzo 2014. La sua scultura, ora, convive in questo parco naturale in comunione ad altre opere prodotte da Staccioli, Nagasawa, coniugi Porier, Nicola Canino, Mattiacci, Mainolfi e Francesco Somaini.
Continuando incessantemente nella produzione di sculture di medie e grandi dimensione, nel settembre dello stesso anno, l’artista, su commissione, pone una nuova scultura all’interno di un giardino-corte di un edificio avente finalità direzionali, denominato Capper-no, posto in Meldola. Si tratta di una immagine con ritratto in bronzo rappresentante il fondatore di una azienda locale: Centroplast.
Il 6 dicembre è invitato a partecipare ad una mostra collettiva dal titolo PANTA GRUELICA tavole imbandite – travole trasgredite, tenutasi nei Magazzini del sale di Cervia.
Il 2015 inizia all’insegna della medaglistica. Per il Comune di Predappio realizza una medaglia per commemorare il Novantesimo anniversario della fondazione di Predappio Nuova, e realizza la medaglia commemorativa dei Settantanni della fondazione della FAO, largamente distribuita nel mondo con una tiratura superiore alle mille copie. Tale commenda è giunta attraverso una scelta dell’artista, da parte di una commissione specifica FAO, fra un importante novero di scultori italiani, ponendolo fra gli artisti- medaglisti più importanti a livello nazionale.
Il 30 Agosto 2015 viene premiato, quale artista vincitore per la realizzazione delle opere, a tema religioso che andranno a completare gli spazi interni della nuova chiesa dedicata a PAPA “SAN PAOLO VI” ai Romiti di Forlì.
2016 – Agli inizi dell’anno, per conto del Museo interreligioso di Bertinoro, lavora per la produzione e ricostruzione storica dell’Arca dell’Alleanza, con due cherubini che aleggiano su di essa. Opera collocata all’interno del museo, nel quale campeggiano altre due opere scultoree dell’artista.
Su richiesta dellUniversità Alma Mater di Bertinoro elabora una placchetta – Concreto onirico – bimaterica -terracotta e bronzo – in occasione del ventesimo anniversario del corso universitario denominato La Medicina del sonno.
Su chiamata del Direttore dell’Università bertinorese, Andrea Bandini, realizza una mostra dal titolo Percorrenze areali, inaugurata il 15 maggio. Dieci opere, presentate attraverso una critica del Direttore del Museo interreligioso Enrico Bertoni, collocate in spazi aperti (Chiostro ex seminario – mura, rivellino e corte interna della rocca – visibili sino a fine agosto 2016.
Con il patrocinio del Comune di Meldola ha realizzato una mostra nella sua città, in occasione del trentesimo anniversario della fondazione dell’Accademia degli Imperfetti, di cui, come già citato, ne è stato rifondatore assieme ad un gruppo di amici, che al tempo vollero incentivare la produzione della cultura, quella vera, in ambito locale. L’evento dal titolo APPRODO – dalla corte di Teodorico al principato dei Pio da Carpi attraverso i tersi cieli di Castrum Brittinori – UN PERCORSO IN PERCORSO, inaugurato il 20 Agosto 2016, ha chiuso il battenti il 4 settembre. Tale evento è stato nobilitato da un testo redatto da Enrico Bertoni –Direttore del Museo Interreligioso di Bertinoro – il quale conclude il suo escursus affermando che il luogo di lavoro di Bombardi, riferendosi allo studio, rappresenta il vero hortus conclusus dove l’artista umanista si ritira per ritrovare il tempo del pensiero […] la ricerca dello spirito. E’ da questa ricerca che nascono il vero e l’umano che, soli, possono dare ad un’opera il respiro di superare il tempo e lo spazio.
Agli inizi del 2017 dona una scultura, dal titolo “Volare volando” al CEUB di Bertinoro (distaccamento universitario della sede bolognese Alma Mater), il quale la colloca nella corte interna della Rocca Vescovile, attuale sede universitaria, dove potrà essere pubblicamente visibile per gli anni a venire.
Nel maggio dello stesso anno partecipa ad ALTA MAREA, una collettiva di artisti che presentavano le loro opere all’interno del suggestivo spazio architettonico denominato arsenale di Cervia.
Successivamente realizza una mostra personale dal titolo LA DIMENSIONE DELLA SCULTURA – il tempo e lo spazio, inaugurata il 10 settembre nel meraviglioso sito, del Castello di Valdinoce, un tempo sede della famiglia dei Manfredi (sec.XII). In tale spazio ha cocretizzato e attivato un ulteriore ambito di lavoro con laboratorio e spazio mostra interno ed esterno (parco sculture). La mostra, chiusa il 1°Ottobre 2017 prevedeva anche una visita all’atelier.
Nell’estate del 2018 viene contattato dall’Amministrazione del Comune di Meldola per portare un fattivo contributo riguardante la realizzazione della pavimentazione della Piazza cittadina, con previsioni storico-artistiche. Succesivamente, nel mese di settembre, su commenda dell’Accademia degli Imperfetti di Meldola ha realizzato la medaglia di San Gaspare del Bufalo, in occasione del secondo centenario della fondazione della missione del Preziosissimo Sangue avvenuta in Meldola nel Luglio 1818.
In questo stesso anno inizia la lavorazione in forma reale di OCEANO, una scultura di grande dimensione (altezza totale 10.00 mt.) che verrà posta all’interno di una piccola area a verde attrezzato, nell’immediata vicinanza della spalla sinistra della diga di Ridracoli. Opera appositamente predisposta e progettata architettonicamente in collaborazione con il figlio Simone. L’opera in se rappresenta come detto OCEANO il dio delle acque, in omaggio al nostro territorio appenninico, ricco di buone e salutari acque, presenti in abbondanza nella valle del Bidente, le quali raccolte con sapienza, vengono distribuite nelle case delle comunità romagnole dall’opera indefessa di ROMAGNA ACQUE – Società delle Fonti.
Lavoro di grande impegno che non gli ha vietato di realizzare altre importanti opere come la progettazione ed esecuzione della medaglia-scultura, con inserti di metallo prezioso, in occasione del V centenario della morte di Leonardo da Vinci di cui il 2019 risultava essere l’anno della commemorazione. La richiesta per tale lavoro proveniva dall’Istituto Treccani-Editalia il quale ne previde una tiratura, in bronzo, di 999 copie con inserto in argento e 500 copie con inserto in oro, che a tutt’oggi risulta pressochè ultimata. Precedentemente a questa ultimo lavoro descritto realizza anche la medaglia ufficiale che sanciva il riconoscimento a Forlì di Città europea dello sport 2018.
Non tralasciava comunque di partecipare, con opere inedite, ad iniziative collettive. Una fra tutte “AD CRISTI MATREM….CURRITE”, realizzata in ambito cesenate, il 2 dicembre, per omaggiare la Madonna dell’Abbazia del Monte nel VII anniversario della fondazione.
Il 2019 è un anno che in parte dedica anche studi e ricerche di storia patria, attività che lo incentiva alla pubblicazione di piccoli saggi storici riguardanti la sua città. Ne è prova il documento presentato il 18 dicembre dello stesso anno, in occasione delle celebrazioni del Bicentenario della nascita di Felice Orsini. Il corposo documento porta il titolo Architetture e personaggi dell’Ottocento meldolese.
Ma ovviamento proseguivano pure I lavori di completamento di Oceano che si conclusero a circa metà anno, l’opera ultimata è stata impachettata e trasferita sull’area ove insiste la diga in attesa della costruzione delle opere d’arredo di base per essere definitivamente collocata nel suo definitivo sito e far mostra di se.
In questo anno ha iniziato pure le opere a tema religioso che andranno a completare lo spazio delle costruenda Chiesa dei Romiti a Forlì, in base al concorso suacennato e le opere che per prime sta realizzando riguardano le immagini che comporrano le 14 stazioni della Via Crucis. Pertanto I disegni e gli undici modelli, prevalentemente in terracotta, realizzati per altrettante opere religiose da collocare negli spazi interni della nuova chiesa, fra cui anche il portale in bronzo di accesso alla chiesa, pian piano verranno plasmati nella loro reale dimensione. Serie di opere che lo vedranno fortemente impegnato negli anni a venire.
Nel 2020 la sia opera scultorea prosegue senza sosta e I momenti di riposo vengono occupati da approfondimenti storici legati allo studio della sua terra, che risultano correlati a quelli dell’intera Europa. Riesce pure a produrre alcune sculture che dovrebbero essere parte integrante di una mostra personale da realizzarsi in ambito bolognese, nel gennaio 2022, ovviamente covid-19 permettendo.
Nonostante questi importanti impegni scultorei ha recentemente dato risposta ad una richiesta proveniente nuovamente dalla romana Editalia-Treccani e orgogliosamente soddisfatto la loro richiesta riguardante la progettazione e realizzazione di una nuova e importante medaglia-scultura che, ancora una volta andra a commemorare, nel 2021, un’altro gande personaggio della cultura italiana: il Sommo Poeta Dante Alighieri nel VII centenario della morte.